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Soifon (蜂砕 Suìfēng) è il leader delle forze speciali, nonché Capitano della Seconda Divisione del Gotei 13. Il suo luogotenente è Marechiyo Ōmaeda. È arrivata sedicesima nella terza classifica dei personaggi più amati della serie su Shonen Jump, con un distacco di soli 150 voti da Uryū Ishida ma sorpassata da Rangiku Matsumoto di almeno 300 voti. Nell'ultimo sondaggio, tuttavia, è slittata alla venticinquesima posizione, ottenendo 1228 voti.

Aspetto e personalità[]

Soifon si presenta come una giovane donna dal fisico scolpito. Sebbene porti i capelli corti, la sua capigliatura presenta anche due lunghe trecce, inserite in due fasce bianche. Due anelli dorati, uno per treccia, si trovano alla fine delle trecce. Per via del suo passato è molto attaccata alle tradizioni, e detesta sentirsi abbandonata. Tratta male anche i suoi subordinati e non ha pietà per il nemico. È ossessionata da Yoruichi Shihōin, sua vecchia maestra e comandante. Nelle scene filler dell'anime questo rapporto è continuamente oggetto di gag: basti pensare all'episodio in cui, il giorno di San Valentino, Soifon voleva regalare una scatola di cioccolatini al suo ex comandante, che per non riceverlo si trasforma in forma felina.

Storia[]

Il passato[]

Soifon è nata col nome di Shaolin Fon (蜂 梢綾) nella casata Fon, una della casate meno nobili di tutta la Società dell'anima tradizionalmente al servizio della casata Shihōin. Qualunque membro che non passi il test viene immediatamente esiliato dalla famiglia: per questo, Soifon, fin da piccola, sente molto la pressione di un pesante destino.

Entra nelle forze speciali insieme ai suoi cinque fratelli, che tuttavia moriranno tutti durante delle missioni. Con impegno e fatica diventa seconda solo a Yoruichi all'interno della divisione, diventandone la serva più fedele nonché grande amica. Quando questa diserta e fugge con Kisuke Urahara sulla terra, Soifon si sente tradita e abbandonata, e si allena duramente per sconfiggerla.

Saga della Soul Society[]

Appena saputo dell'intrusione del gruppo di Ichigo Kurosaki nella Soul Society, Soifon non mostra interesse per la cosa, ma quando viene a sapere che Yoruichi è tornata ne è allo stesso tempo confusa e divertita. Proprio per via del suo passato non ammette alcun cenno di disobbedienza o di tradimento, prendendosela con i due sottoposti di Jūshirō Ukitake che avevano permesso a Renji Abarai di fuggire insieme a Rukia. Mentre sta per ucciderli, Yourichi la ferma appena in tempo e ingaggia con lei un selvaggio combattimento. Alla fine, Soifon ne esce sconfitta e si sfoga in un pianto liberatorio, chiedendo alla sua vecchia amica il motivo per cui non l'avesse portata con sé cento anni prima.

Saga dei Bount[]

Durante la saga filler, Soifon affronta Mabashi, un Bount con una marionetta in grado di impossessarsi delle persone e di moltiplicarsi. Alla fine, dopo una lunga lotta a colpi di veleno, riesce a sconfiggerlo.

Saga della falsa Karakura Town[]

Insieme al suo luogotenente e ai restanti membri del Gotei 13, anche Soifon giunge alla falsa Karakura per fermare i piani di Aizen.

Inizialmente combatte con Ggio Vega, una delle due rimanenti Fracciòn di Baraggan Luisenbarn: all'inizio sembra avere la meglio sull'avversario (tanto che riesce a bloccarlo ad una parete con il Kido numero 30, Shitotsu Sansen), ma quando sta per colpirlo con la sua Suzumebachi riesce a liberarsi e a prenderla di sorpresa.

Il combattimento prosegue a lungo, e Soifon sembra molto in difficoltà. Solo quando interviene il suo luogotenente, Omaeda, Soifon dice di non essersi mai trovata in pericolo, ma di aver finto di esserlo solo per vedere di persona l'aumento del potere di un Arrancar in stato di rilascio; detto ciò, colpisce due volte Ggio al polmone e questi si dissolve.

Soifon e Omaeda iniziano quindi uno scontro con il secondo Espada, il quale però si dimostra davvero potente, specie in stato di rilascio. Per mezzo del suo potere (che gli permette di far invecchiare, e quindi consumare, ogni cosa), Barragan riesce a ferire Soifon al braccio sinistro: allora, per evitare che la decomposizione di quest'ultimo si estenda a tutto il corpo, Soifon è costretta ad ordinare al suo vice di tagliarle il braccio con la spada. Subito dopo gli impartisce un altro ordine, ovvero quello di fungere da esca in modo da darle il tempo di attuare un nuovo piano.

Si lega, così, ad un palazzo, tramite numerose fasce chiamate Ginjohan (uno speciale equipaggiamento atto a rallentare i suoi movimenti) e, mentre in lontananza ode le urla di un terrorizzato Omaeda, promettendo di picchiarlo una volta finita la battaglia, è infine pronta a rilasciare il suo Bankai. Una volta rilasciatolo non esita ad attaccare immediatamente l'Espada, il quale viene apparentemente colpito in pieno dall'immane esplosione generata dal colpo. Baraggan, però, non viene minimamente danneggiato dal colpo, poiché fa esplodere l'attacco lontano da sé. A questo punto interviene in aiuto di Soifon Hachigen Ushōda, che però afferma di aver bisogno del Bankai del capitano per battere l'Espada, promettendole, in cambio, di sigillare in una delle sue barriere Kisuke Urahara per un mese. L'attacco combinato ha effetto, poiché Baraggan non può allontanare l'esplosione (come aveva fatto in precedenza) in quanto rinchiuso in una barriera di Hacchi. L'Espada rimane seriamente danneggiato, ma nonostante ciò è ancora vivo: inizia così a diffondere il suo Respira in ogni direzione, finché Hachigen riesce a trasportare il suo braccio destro, colpito dalla terribile tecnica, all'interno del corpo dell'Arrancar, che viene infine distrutto dal suo stesso potere.

Saga della Guerra dei Mille Anni[]

Durante l'invasione della Soul Society da parte del Vandenreich, Soifon fronteggia lo Stern Ritter "K", BG9. Per combattere al meglio il capitano sfodera il suo Bankai, che però gli verrà immediatamente sottratto dal suo avversario. Riesce a resistere allo stern ritter fino alla sua ritirata, quindi per sopperire alla perdita di Jakuhō Raikōben si allena maggiormente con l'utilizzo dello Shunko.

Durante la seconda invasione, Soifon combatte nuovamente contro BG9, mettendolo in seria difficoltà con il suo Shunko perfezionato, ma venendo seriamente ferita quando questi decide di fare sul serio. Riesce a recuperare il proprio Bankai grazie ad una pillola creata da Kisuke Urahara, riuscendo a sconfiggere il quincy un attimo prima che questi la finisse.

Subordinati[]

Zanpakutō[]

La Zanpakutō di Soifon si chiama Suzumebachi (雀蜂, letteralmente "Vespa"). Nella sua forma sigillata, la spada ha l'aspetto di una dao, una spada cinese, mentre dopo aver rilasciato lo Shikai, che si attiva al comando "pungili a morte" (尽敵螫殺 jinteki shakusetsu), assume la forma di un guanto, posto sulla mano destra, con un lungo pungiglione in corrispondenza del dito medio. L'abilità speciale dello Shikai viene chiamata Nigeki Kessatsu (弐撃決殺, lett. "la morte in due colpi"): quando Soifon colpisce l'avversario in un qualsiasi punto del corpo, su questo appare un tatuaggio a forma di farfalla, chiamato "Homonka" (蜂紋華, "Fiore dell'araldo della vespa"); se il nemico viene colpito per la seconda volta nello stesso punto, muore inevitabilmente. L'unico ad essere sopravvissuto al Nigeki Kessatsu è Aizen, in quanto lo stesso aveva (al momento della battaglia) una reiatsu incredibilmente più alta di quella di Soifon, come spiegato dallo stesso.

Bankai[]

Il Bankai di Suzumebachi prende il nome di Jakuhō Raikōben (雀蜂雷公, "Frusta tonante della vespa"), e appare come una sorta di armatura che ricopre il braccio e la spalla destri di Soifon, nonché all'occorrenza la parte destra del viso. In realtà si tratta della copertura di un'arma a lunga gittata, simile in tutto e per tutto ad un lanciarazzi dalla grande potenza distruttiva.

Soifon si dice piuttosto restia nell'usarlo, poiché, in confronto alle caratteristiche delle armi e dei metodi di uccisione dei membri delle Forze Speciali, Jakuho Raikoben è un Bankai "troppo grande per essere nascosto, troppo pesante per potersi spostare velocemente e dotato di un attacco troppo appariscente per un omicidio perfetto". Sembra che sia stato visto da pochi membri della Soul Society, tanto è vero che lo stesso Omaeda non l'aveva mai visto prima dello scontro con Barragan. L'immensa potenza del colpo da esso sprigionato rende necessario al capitano ancorarsi ad un edificio per non essere spazzata via dalla sua onda d'urto. Non si sa se debba farlo ogni volta che lo utilizza o se in questo caso la necessità fosse dettata dalle condizioni in cui si trovava il suo corpo. Lei stessa afferma di essere molto stanca dopo la battaglia con il Secondo Espada per averlo usato due volte in un solo giorno, quando di solito non potrebbe usarlo più di una volta ogni tre.

Poteri e abilità[]

Come il suo predecessore Yoruichi Shihōin, Soifon è molto abile sia nelle tecniche corpo a corpo, ovvero l'Hakuda (白打, "Colpi bianchi"), che nel Kidō. Dice di aver inventato una tecnica che unisce le due capacità, ma proprio Yoruichi le ricorda che molto tempo addietro fu lei la prima a combinare le due tecniche inventandone una nuova, lo Shunkō (瞬閧, "Pianto di luce"), combinazione avanzata di combattimento manuale e Kido, che accumula il reiatsu sulle spalle e sulla schiena, fino a consumare gli abiti. Per questo motivo l'uniforme del leader delle forze speciali, sotto l'haori, lascia scoperte schiena, spalle e braccia.

Nel "libro delle anime" di Bleach, il databook ufficiale della serie, è presente uno schema che riassume tutte le sue caratteristiche:

  • Potere offensivo: 80
  • Potere difensivo: 60
  • Agilità: 100
  • Arti demoniache ・ Forza spirituale: 60
  • Intelligenza: 60
  • Stamina: 100
  • Totale: 460
  • In percentuale: 76,66%
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